Ersilia
Sulle tue spalle ho imparato bene
la luce e tutti i nomi del vento…
E’ l’aria la vera protagonista di questo componimento di Davide Ferrari, legato ad un ricordo della sua infanzia e riconducibile al suo apprendistato linguistico e poetico. Se come nel poeta Franco Loi, suo maestro, talvolta anche nei suoi versi essa costituisce la sfasatura fra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere, fra noi e Dio, in questi versi, al contrario, il vuoto d’aria è piuttosto un elemento essenziale, una ricchezza. E’ lo spazio necessario attraverso il quale il bambino-poeta muovendosi a gattoni sul pavimento può scoprire il mondo, in cui può gioire e ridere sulle spalle della balia Ersilia mentre gioca a fare il «biròcc». E’ il veicolo attraverso il quale si propagano i suoni, che si fanno voce e poi canto: il nutrimento del respiro del mondo.
Elisabetta Motta
Una poesia inedita e un'acquaforte/acquatinta originale dell'autore con una nota di Elisabetta Motta. Stampato tipograficamente a mano con caratteri Garamond su carta Hahnemühle da 230 grammi. Xilografia in copertina di Luciano Ragozzino.
50 esemplari numerati e firmati più 5 P.d.A. Brossura - formato 16x16 cm, gennaio 2016